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Ricordando Nuto Revelli

copertdi Giulia Ferraris

Nuto Revelli è stato un testimone importante del Novecento: protagonista di battaglie per la giustizia e la libertà, ricercatore “sul campo” della civiltà contadina, osservatore attento e sensibile degli sviluppi di una società in trasformazione. La sua voce risuona forte oggi più che mai, rilanciando parole che non soltanto conservano la carica della memoria – viva e attiva, indispensabile nutrimento per la cultura e la consapevolezza – ma hanno anche la capacità di parlare di “scelte”, in particolar modo alle giovani generazioni.

Nuto Revelli fa parte di quella generazione di scrittori (come Primo Levi e Mario Rigoni Stern, di cui era amico) che giunsero alla scrittura non per sola vocazione interiore, ma trascinati, per così dire, dalla Storia, per una sorta di dovere civile e morale: per “far sapere” affinché gli orrori di cui erano stati vittime e testimoni non si dovessero mai più ripetere. Il suo impegno permanente è stato quello di restituire voce a coloro che voce non hanno mi avuto: ai soldati vittime delle guerre, ai montanari e contadini che, quelle guerre per primi, le avevano pagate e che erano poi stati lasciati ai margini, a quanti senza nulla pretendere si sono sacrificati per il bene di tutti.

Il Comitato nazionale per le Celebrazioni del centenario della nascita di Nuto Revelli, istituito con decreto del Ministero dei Beni Culturali, è presieduto da Gastone Cottino e ne fanno parte Cristina Ricchiardi, Walter Barberis, Luigi Bonanate, Federico Borgna, Mario Cordero, Antonio Costantino, Alessandra Demichelis, Marco Revelli e Antonella Tarpino. Il 12 giugno 2019 presso il Circolo dei lettori di Torino si è svolta la conferenza stampa di presentazione del programma: moltissime le iniziative previste per il triennio 2019-2021 organizzate dal Comitato Nazionale insieme alla Fondazione Nuto Revelli e a numerose istituzioni e università sia italiane sia estere, che avranno l’obiettivo di diffondere e far continuare a vivere parole, pensieri, valori, immagini del partigiano e scrittore cuneese.
1Gli appuntamenti sono iniziati a Paraloup il 13 luglio con l’opening della mostra Beyond the border, un progetto di ricerca del fotografo Luca Prestia e del linguista Federico Faloppa coordinato dal Centre for Literacy and Multilingualism (CeLM) dell’Università di Reading e con il patrocinio del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino e che ad oggi ha toccato Ventimiglia, Bihać e Lesbo. In una conferenza con Adriano Favole si sono confrontati sul tema dell’esplorazione del confine e dei segni del passaggio delle migrazioni sui confini d’Europa. Da Paraloup, la mostra si è spostata a Cuneo per poi transitare in altre città italiane ed estere.
Il 18 luglio presso l’Institut für Romanische Studien dell’Università di Marburg (Germania) e il Technologie -und Tagungszentrum si sono svolti due incontri curati dai dottori di ricerca in italianistica Patrizia Piredda e Gianluca Cinelli. Venerdì 19 a Cuneo, una non stop di letture condivise, Leggere Nuto a casa di Nuto, promossa da Mai Tardi – Associazione Amici di Nuto, che ha coinvolto più di cento persone provenienti non solo dall’Italia, ma anche dalla Francia, dalla Germania, dall’America, dal Giappone. Le mani dei lettori hanno fatto “camminare” i preziosi libri dello scrittore dalla casa di Corso Brunet al bar Haiti e alla libreria L’Ippogrifo.

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Leggere Nuto a casa di Nuto

Tanti gli amici riuniti nella sua casa per ascoltare e per leggere le parole tratte da quei libri nati da una vita segnata prima dalla guerra e dalla lotta partigiana e poi da anni di peregrinazioni tra la pianura, la collina, la montagna e le Langhe alla ricerca di storie straordinarie nella loro ordinarietà, spaccati di vite che oggi sono per noi patrimonio inestimabile di nozioni e tradizioni sul lavoro, la vita domestica, la trasformazione del paesaggio che rievoca insieme emozioni, profumi e suoni di un passato che continua a incrociarsi con il presente proprio in questa casa.

Da sabato 20 luglio, con l’inaugurazione dell’anteprima della mostra fotografica Ricordarti di non dimenticare a cura di Paola Agosti e Alessandra Demichelis, passeggiando sotto i portici di piazza Galimberti a Cuneo si è accompagnati da una storia per immagini che racconta momenti di vita, parole e pensieri di una figura intimamente legata a Cuneo, ma anche di grande rilievo nazionale che a luglio avrebbe compiuto 100 anni.

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Passaggio di testimone, gli spigolatori

Lo stesso giorno si è svolta inoltre la premiazione del Contest Sulle tracce di Nuto, promosso dalla Fondazione Nuto Revelli, che ha visto la partecipazione di 40 illustratori di tutto il territorio nazionale, professionisti e non, con l’invito a trarre ispirazione dalle parole e dalla testimonianza di Nuto per raccontarlo visivamente con un’immagine di impatto e chiarezza. Infine il concerto in piazza Foro Boario della band occitana “La Mesquia” con letture di Gimmi Basilotta dai libri di Revelli.
Il 21 luglio, giorno del compleanno di Nuto, la borgata Partigiana di Paraloup si è animata di voci e suoni. Sul palco che si affaccia sulla valle, si sono avvicendati vari momenti a partire dal Canto del popolo che manca della compagnia Acti Teatri Indipendenti, ideato e messo in scena da Beppe Rosso e Marco Revelli. Lo spettacolo racconta una mancanza, quella del mondo dei vinti, quella di uomini e donne visionari che credevano nei valori delle tradizioni millenarie, quella che Nuto ha afferrato per i capelli, nel momento in cui stava inabissandosi definitivamente. Lo sguardo dalla terra si è poi alzato verso il cielo grazie all’Osservatorio astrofisico di Torino, salito in borgata in occasione dei 50 anni dello sbarco dell’uomo sulla Luna, sul quale il popolo contadino, raccontato da Nuto Revelli, aveva un’idea ben chiara: «Sì sì dicono che l’uomo va sulla luna, ma io non ci credo. Come fanno ad andare sulla luna, come fanno? Che la luna si apra e loro ci vadano dentro? E poi la luna si sposta, è vero o no?».

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Convegno Ottobre 2019

Uno dei luoghi più cari a Nuto ha voluto rendere omaggio allo scrittore: il Real Castello di Verduno che a luglio lo ha ricordato con letture, canti alpini, racconti di amici, tra cui Carlo Petrini, e una mostra fotografica. Nuto passò nel giardino del castello ben trenta estati scrivendo, ascoltando le testimonianze di vita contadina della Langa, discorrendo a lungo con i proprietari ed i suoi ospiti. «Il Real Castello, per Anna e per me, è una famiglia più che un albergo. Qui si ringiovanisce, o meglio, si rimane giovani» si legge nel registro degli ospiti della dimora.
Ottobre invece ha visto il Comitato Nazionale, la Fondazione Nuto Revelli, Mai Tardi – Associazione Amici di Nuto, la città di Cuneo, la Regione Piemonte e le Università italiane e straniere impegnate nell’organizzazione del convegno internazionale Nuto Revelli protagonista e testimone dell’Italia contemporanea che si è tenuto a Cuneo il 5 e 6 del mese e che è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica quale premio di rappresentanza. L’apertura è stata affidata a Gastone Cottino, professore emerito dell’Accademia delle Scienze e presidente del Comitato Nazionale del Centenario, ex partigiano e amico.

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Convegno Ottobre 2019

Il convegno, a cui hanno partecipato circa novecento persone tra studiosi, ricercatori, giovani, studenti degli istituti scolastici di secondo grado di Cuneo e altri provenienti da varie parti d’Italia, dalla Francia, dalla Germania, dagli Stati Uniti e dal Messico, ha spaziato su vari temi legati alla figura di Nuto Revelli e alla sua attività: Nuto Revelli nel panorama letterario nazionale e internazionale, Raccontare le guerre, Lo sguardo sulla società e il mondo contadino e infine case studies di giovani ricercatori, grazie agli interventi di circa trenta relatori: Ezio Mauro, Serenella Iovino, Fiona Stewart, Amedeo Cottino e Alessandro Martini, Gianluca Cinelli, Bonanate, Corrado Stajano, Chiara Colombini, Laura Pariani, Cristoph Schminck Gustavus, Carlo Gentile, Giovanni De Luna, Maurice Aymard, Lucia Carle, Alessandro Casellato, Ada Cavazzani, Vito Teti, Michele Calandri e Alessandra Demichelis, Silvia Giordano, Laura Fossati, Andrea Aimar e Andrea Fenoglio. Tutti i contributi del convegno sono visibili sul canale Youtube della Fondazione Nuto Revelli al link

https://www.youtube.com/results?search_query=fondazione+nuto+revelli.

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Firenze, 7-9 novembre

Il 19 ottobre nella splendida cornice della Sala Ghislieri a Mondovì ha avuto luogo Passaggio di testimone, una serata di riflessione sull’amicizia che legava Nuto Revelli, Primo Levi e Mario Rigoni Stern, come i “tre petali di un trifoglio”. Pochi giorni dopo, due interventi sulle fonti orali di cui Nuto Revelli è stato ricercatore scrupoloso si sono tenuti presso l’Università di Brema (Germania) e a Torino nell’ambito del Convegno nazionale sugli archivi orali promosso dall’Istituto piemontese per la storia della “Giorgio Agosti” di Torino, AISO (Associazione Italiana di Storia Orale), Fondazione ISEC, dall’ Istituto Nazionale Ferruccio Parri e dalla Soprintendenza archivistica Piemonte.
Un altro importante campo di intervento della Fondazione è la valorizzazione e la digitalizzazione dell’archivio Nuto Revelli, attività che è stata illustrata nell’ambito della III Conferenza nazionale dell’Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane che si è tenuta a Firenze dal 7 al 9 novembre.
A novembre, nell’ambito della XXI edizione di Scrittorincittà, presso il prestigioso Teatro Toselli di Cuneo, Marco Revelli e Carlo Petrini hanno magistralmente creato un ponte tra la voce di Nuto e l’attualità, tra i “suoi vinti” e quelli della società odierna e con le sfide a cui la stessa ci pone davanti quotidianamente. È possibile ascoltare l’incontro sulla pagina You Tube della Fondazione https://www.youtube.com/watch?v=h1qY5UmM2rM. A questo appuntamento è seguito il lancio del bando di concorso Ricordando Nuto rivolto alle scuole di ogni ordine e grado con il quale si chiede ai giovani di riflettere sui valori dello sport.

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Circolo dei lettori, Torino 10 dicembre 2019

Le celebrazione per il centenario previste per il 2019 si sono concluse il 10 dicembre presso il Circolo dei Lettori di Torino con l’incontro Primo Levi, Nuto Revelli e il loro editore Giulio Einaudi. Dopo i saluti di Gastone Cottino e Dario Disegni sono intervenuti Ernesto Franco, Alessandro Martini e Domenico Scarpa. La serata si è conclusa con una testimonianza di Ernesto Ferrero.
L’appuntamento è quindi per il 2020, anno che vedrà il Comitato Nazionale e la Fondazione Nuto Revelli impegnati in numerosi altri momenti di condivisione: primo fra tutti l’inaugurazione della mostra fotografica Ricordarti di non dimenticare a cura di Paola Agosti e Alessandra Demichelis a partire dalla città di Cuneo e che sarà successivamente allestita in altre città italiane e straniere.

Dialoghi Mediterranei, n. 41, gennaio 2020

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Giulia Ferraris, storica. Dopo la laurea in storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Torino, si è laureata presso lo stesso Ateneo in Scienze storiche con una tesi sull’emigrazione da un piccolo centro del Piemonte occidentale tra Ottocento e Novecento. Ha collaborato con l’Archivio di Stato di Torino, il Museo Regionale dell’Emigrazione dei Piemontesi nel Mondo di Frossasco (TO) e con due biblioteche civiche del cuneese. Attualmente, a seguito di un percorso di formazione promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, collabora con l’Ufficio comunicazione e fundraising della Fondazione Nuto Revelli onlus di Cuneo.

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