
Circolo del Tennis, 1933-34. Affreschi del soffitto del volume cilindrico e della hall esagonale, pianta.
di Cesare Ajroldi
Avevo scritto il testo che segue per affettuosa sollecitazione di Keiko, vedova di Vittorio Ugo, e della figlia Mizuko, che sono quindi nuora e nipote del personaggio cui sono dedicate queste note, in ragione dell’amicizia che mi legava a Vittorio, di qualche anno più grande di me, che mi propose tra l’altro, poco dopo la mia laurea, di partecipare al mio primo concorso di progettazione, quello dello ZEN (1970). Avrebbe dovuto essere l’introduzione a un libro, rielaborazione di una tesi di laurea di cui dirò più avanti, che poi non ha visto la luce: lo ripropongo con poche varianti in questa sede.
Ho incrociato, ma con rapporti assai diversi, tra studente e docente, anche la figura di Giuseppe Vittorio Ugo: egli fu infatti mio professore alla Facoltà di Palermo di Architettura degli interni (corso biennale), negli ultimi due anni della sua lunga attività didattica [1], anni caratterizzati da occupazioni, sospensioni delle lezioni, e le prime sperimentazioni didattiche nella Facoltà “in agitazione”. Ne conservo un ricordo di una esperienza per me di grande utilità nell’approfondimento del processo progettuale, in cui affrontavamo non solo lo studio degli interni, ma un progetto completo alle varie scale. Continua a leggere→