Stampa Articolo

Immagini della piazza. Dall’album fotografico di Gustavo Cottino

Gustavo Cottino, imbonitore davanti ad un padiglione, che reca la scritta ILLUSION OU REALITE?.

Gustavo Cottino, imbonitore davanti ad un padiglione, che reca la scritta ILLUSION OU REALITE?

di Elisabetta Silvestrini 

Nel marzo del 2000 Gustavo Cottino, impresario e imbonitore molto conosciuto nel mondo della “piazza”, ha concesso, a chi scrive, una lunga narrazione autobiografica, una “storia di vita”: in questa intervista Cottino ha passato in rassegna le più note esibizioni e spettacoli itineranti, allestiti nel corso della sua attività, all’incirca dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta. La finalità di questa narrazione era, soprattutto, quella di fissare gli episodi salienti di una vita nella “piazza”, per realizzare un libro; l’intento dichiarato era inoltre quello di “risarcire” il pubblico delle fiere svelando, almeno in parte, gli “inganni” perpetrati nei confronti del pubblico stesso.

Al di là di questa finalità “etica”, il racconto di Cottino esprime l’orgoglio per l’inventiva e la sua capacità imprenditoriale, qualità necessarie nell’ambito di una attività densa di imprevisti, e tale da richiedere creatività e scelte innovative.

Le immagini fotografiche che qui si presentano illustrano infatti alcuni dei principali spettacoli allestiti da Cottino. 

Gustavo Cottino, imbonitore davanti ad un padiglione (si veda l’immagine 3), all’interno del quale viene esibita una “donna-gorilla” (per gli aspetti tecnici della messa in scena, si veda La donna gorilla_Bizzarro Bazar). Il nome del padiglione è infatti MISS GORILLA, a grandi lettere costituite di lampadine rosse; lo spettacolo viene presentato come proveniente dagli Stati Uniti, con la scritta AMERICAN SHOW su bandiera americana.

Gustavo Cottino, imbonitore davanti ad un padiglione , all’interno del quale viene esibita una “donna-gorilla” . Il nome del padiglione è infatti MISS GORILLA, a grandi lettere costituite di lampadine rosse; lo spettacolo viene presentato come proveniente dagli Stati Uniti, con la scritta AMERICAN SHOW su bandiera americana.

Cottino impresario, imbonitore, artista di piazza 

Gustavo Cottino (1923-2010), nato a Pinerolo (TO), figlio di un assicuratore e di una maestra, era estraneo, per nascita, al mondo della piazza ed entra a farne parte negli anni del secondo dopoguerra, quando si aggrega allo spettacolo Il Muro della Morte. Tra i protagonisti di questo spettacolo itinerante era Luisella Biamino, artista motociclista acrobatica, che Cottino aveva conosciuto nel 1941 e che sposerà nel 1947 [1]. Un importante apprendistato come impresario è stato condotto, da Cottino, negli Stati Uniti, in contatto con i circhi americani, compreso il Circo Barnum, che citerà negli imbonimenti e nei cartelloni di presentazione degli spettacoli.  

Luisella Biamino, detta La Loy, si esibisce in uno spettacolo con un piccolo orso.

Luisella Biamino, detta La Loy, si esibisce in uno spettacolo con un piccolo orso.

Cottino è stato, soprattutto, impresario di spettacoli di piazza, nelle fiere e nei luna park; il che tuttavia non gli ha impedito di essere parte attiva degli spettacoli stessi, come imbonitore; ma anche come “presentatore” e illustratore, o come attore all’interno dello spettacolo stesso.

Come impresario, Cottino decideva quali spettacoli proporre al pubblico, talvolta creandone di nuovi, talvolta imitandone di già visti, talvolta importandone alcuni dall’estero: nella ricerca dei protagonisti poteva accadere che ingaggiasse persone prese dalla strada, o trovate nell’ambiente degli artisti di fiera o di circo. Dei personaggi di strada, Cottino ricordava di avere assunto una venditrice ambulante del mercato torinese di Porta Palazzo, trasformandola completamente per farle assumere il ruolo di una artista russa, detta Tania Sergeevna, nello spettacolo La Donna Colossale, mentre L’Uomo delle Nevi, che si esibiva ingoiando penne di pollo e rane immerse nell’acqua, era un lavoratore portuale di Genova. Dell’Uomo Incombustibile Cottino raccontava che fosse un reduce scampato ai forni crematori dei lager nazisti.

Lo spettacolo Congo Parade (1970 circa), con una danzatrice e tre musicisti con strumenti a percussione, in una ambientazione “africana”. Prima dello spettacolo Cottino informava il pubblico degli usi tribali delle società africane, delle loro leggi, della loro alimentazione.

Lo spettacolo Congo Parade (1970 circa), con una danzatrice e tre musicisti con strumenti a percussione, in una ambientazione “africana”. Prima dello spettacolo Cottino informava il pubblico degli usi tribali delle società africane, delle loro leggi, della loro alimentazione

6.Esterno del padiglione JACK GIGANTE TEXANO (circa 1958). Si vedono a destra l’imbonitore, che con una bacchetta illustra un cartellone, a sinistra un musicista, al centro, alla cassa, una donna in abito stile western.  Iscrizioni:  L’UOMO PIÙ ALTO E PIÙ FORTE DEL MONDO Due cartelloni con scritta identica: CIRCUS BARNUM DALLAS PRESENTA / IL GIGANTE BUONO / ANNI 30 / VIVO / ALTEZZA METRI 2,40 / PESO KG 182 / SPETTACOLI CONTINUATI A destra e a sinistra l’immagine di una scarpa, con la scritta SCARPA DEL GIGANTE.

Esterno del padiglione JACK GIGANTE TEXANO (circa 1958). Si vedono a destra l’imbonitore, che con una bacchetta illustra un cartellone, a sinistra un musicista, al centro, alla cassa, una donna in abito stile western. Iscrizioni:
L’UOMO PIÙ ALTO E PIÙ FORTE DEL MONDO
Due cartelloni con scritta identica: CIRCUS BARNUM DALLAS PRESENTA / IL GIGANTE BUONO / ANNI 30 / VIVO / ALTEZZA METRI 2,40 / PESO KG 182 / SPETTACOLI CONTINUATI
A destra e a sinistra l’immagine di una scarpa, con la scritta SCARPA DEL GIGANTE

5.Luisella Biamino, artista acrobatica, si esibiva nello spettacolo Il Muro della Morte, che come è noto consisteva di evoluzioni in motocicletta, in una piccola pista circolare fortemente inclinata verso l’interno: in questa immagine, ripresa al di fuori del padiglione, la Loy è in piedi su di una moto insieme a due compagni di lavoro. Cottino aveva temporaneamente introdotto nello spettacolo alcuni leoni, collocati nella buca centrale, mentre i motociclisti volteggiavano sulle pareti del Muro, sporgendosi pericolosamente verso gli animali.

Luisella Biamino, artista acrobatica, si esibiva nello spettacolo Il Muro della Morte, che come è noto consisteva di evoluzioni in motocicletta, in una piccola pista circolare fortemente inclinata verso l’interno: in questa immagine, ripresa al di fuori del padiglione, la Loy è in piedi su di una moto insieme a due compagni di lavoro. Cottino aveva temporaneamente introdotto nello spettacolo alcuni leoni, collocati nella buca centrale, mentre i motociclisti volteggiavano sulle pareti del Muro, sporgendosi pericolosamente verso gli animali.

Cottino teneva particolarmente ad informare il pubblico dei contenuti dello spettacolo, non solo attraverso le iscrizioni dipinte all’esterno del padiglione, ma anche attraverso l’abbigliamento dell’imbonitore e dei suoi collaboratori; nel discorso dell’imbonimento venivano inseriti contenuti culturali, prelevati da testi di carattere divulgativo, allo scopo di garantire al pubblico la credibilità dello spettacolo, e nello stesso tempo suscitare la sua curiosità. In un certo senso tendeva a mettere in primo piano quella funzione di pedagogia improvvisata, popolare, che, soprattutto in passato, è stato un elemento importante degli spettacoli di piazza (si vedano, ad esempio, i padiglioni con i musei delle cere anatomiche o dedicati invece a personaggi storici), anche se ben mescolata con il sensazionalismo.  

Nella narrazione autobiografica Cottino mostrava con orgoglio, come si è detto, la sua inventiva e la sua capacità imprenditoriale; imprescindibile, inoltre, era l’introduzione dell’elemento del comico – praticato soprattutto nelle improsate – con il quale invitava il pubblico alla risata, anche se era lui stesso che per primo rideva del pubblico.  

Altra immagine del padiglione dedicato al gigante JACK. Il padiglione si trova in ambito urbano, nel periodo di Carnevale. Sul tetto del padiglione sono raffigurate sagome di grattacieli, a sottolineare la provenienza dell’esibizione dal circo americano Barnum.

Altra immagine del padiglione dedicato al gigante JACK. Il padiglione si trova in ambito urbano, nel periodo di Carnevale. Sul tetto del padiglione sono raffigurate sagome di grattacieli, a sottolineare la provenienza dell’esibizione dal circo americano Barnum

L’album fotografico 

La raccolta di fotografie, che come si vede ritraggono Gustavo Cottino, sua moglie Loy, gli esterni dei padiglioni, alcuni interni degli spettacoli, appare piuttosto varia.

Riguardo alle ragioni per le quali sono state realizzate, si può affermare che le foto abbiano avuto un valore documentario, un valore affettivo e di ricordo, un valore celebrativo e pubblicitario; alcuni dei padiglioni ripresi nel contesto della piazza raffigurano anche il pubblico, sia pure ripreso di spalle.

La troupe degli indiani Sioux Buffalos, con artisti in veste di indiani, e con Gustavo Cottino, Luisella Biamino ed altri due personaggi, tutti in veste di soldati a cavallo della Guerra di Secessione americana. Gli artisti che lavoravano come indiani erano nomadi tedeschi sfuggiti alle persecuzioni naziste.

La troupe degli indiani Sioux Buffalos, con artisti in veste di indiani, e con Gustavo Cottino, Luisella Biamino ed altri due personaggi, tutti in veste di soldati a cavallo della Guerra di Secessione americana. Gli artisti che lavoravano come indiani erano nomadi tedeschi sfuggiti alle persecuzioni naziste

Esterno del padiglione MAJESTIC CINA PARADE (anni Sessanta). Sul palco, in alto, otto artisti; sotto, a grandissime lettere, COTIN (il soprannome di Gustavo Cottino). Gli artisti, peraltro abili come contorsionisti e mangiafuoco, erano cinesi figli di immigrati in Germania, e parlavano correntemente tedesco. Vivevano nella Chinatown di Amburgo, dove agli angoli delle strade vendevano piccoli oggetti, mangiaprofumi, bacchette per consumare il cibo, paralumi. Gli artisti cinesi mostravano al pubblico il libretto rosso di Mao Dse Dong, il che attirava di molto la curiosità degli spettatori.

Esterno del padiglione MAJESTIC CINA PARADE (anni Sessanta). Sul palco, in alto, otto artisti; sotto, a grandissime lettere, COTIN (il soprannome di Gustavo Cottino). Gli artisti, peraltro abili come contorsionisti e mangiafuoco, erano cinesi figli di immigrati in Germania, e parlavano correntemente tedesco. Vivevano nella Chinatown di Amburgo, dove agli angoli delle strade vendevano piccoli oggetti, mangiaprofumi, bacchette per consumare il cibo, paralumi. Gli artisti cinesi mostravano al pubblico il libretto rosso di Mao Dse Dong, il che attirava di molto la curiosità degli spettatori

Il padiglione dei Lillipuziani (1958-1960), ricavato da una carovana, nel quale si espone una coppia di persone di piccola statura. Al centro una piccola gabbia con la cassa. Iscrizioni:  La Femme et l’Homme. LES PLUS PETITS DU MONDE LE ROI ET LA REINE DES LILLIPUTIENS MARGARET la Reine des Lilliputiens Spectable Inoubliable / avec / La FEMME la Plus Petite / DU MONDE / AGÉE de 25 ANS / Veritable poupèe Vivante / Sa HAUTEUR 70 cls / Son POIDS 12 KGS / Cette Curiosité de la nature ne manquera Pas de Vous etonner. MARCEL / le Roi des Lilliputiens  Curiosité / Sensationnelle / MARCEL MARTIN / L’HOMME MINIATURE / AGÉ de 30 ANS / (testo illeggibile) / Sa HAUTEUR 90 cls / Son POIDS 17 KGS / Extraordinaire fantaisie de la nature qui vous laisser un Souvenir inoubliable.

Il padiglione dei Lillipuziani (1958-1960), ricavato da una carovana, nel quale si espone una coppia di persone di piccola statura. Al centro una piccola gabbia con la cassa.
Iscrizioni: La Femme et l’Homme. LES PLUS PETITS DU MONDE LE ROI ET LA REINE DES LILLIPUTIENS
MARGARET la Reine des Lilliputiens Spectable Inoubliable / avec / La FEMME la Plus Petite / DU MONDE / AGÉE de 25 ANS / Veritable poupèe Vivante / Sa HAUTEUR 70 cls / Son POIDS 12 KGS / Cette Curiosité de la nature ne manquera Pas de Vous etonner. MARCEL / le Roi des Lilliputiens Curiosité / Sensationnelle / MARCEL MARTIN / L’HOMME MINIATURE / AGÉ de 30 ANS / (testo illeggibile) / Sa HAUTEUR 90 cls / Son POIDS 17 KGS / Extraordinaire fantaisie de la nature qui vous laisser un Souvenir inoubliable

Tuttavia questo repertorio fotografico, sia pure nella quantità limitata, appartiene ad un genere molto definito, che merita di essere ulteriormente indagato con studi sistematici. Gli esibitori di piazza, i fieranti, gli artisti che appartengono al mondo dei “marginali” hanno usato – come nel caso di Cottino – il mezzo fotografico per alcuni scopi principali: documentare l’apparato scenico, esterno e interno, di ciascuno spettacolo/gioco esibito; ritrarre sé stessi nell’attività di lavoro o nei momenti di riposo; presentare sé stessi in funzione celebrativa e pubblicitaria.

Come gli emigrati inviavano ai parenti lontani, rimasti nella terra d’origine, le foto di sé stessi davanti al negozio, allo stabilimento, alla casa – testimonianza del benessere (eventualmente) raggiunto – così i fieranti mostravano con orgoglio il padiglione dello spettacolo/gioco, mezzo di sostentamento e prova della loro creatività/capacità imprenditoriale. Analogamente, poiché il padiglione era spesso ricavato da una carovana, riprenderlo in fotografia significava rappresentare il mezzo di trasporto, un po’ come autisti e camionisti si facevano fotografare davanti al camion, dotato di accese policromie e di iscrizioni beneauguranti.

Locandina pubblicitaria, per l’esposizione di una balena gigante.  Jonah / the giant / whale / fabulous / attraction / sensational now in Belle Vue Zoo Park Manchester (GB) original specimen from the ocean - lying on the longest trailer in Europe / 68 feet long / weighed over 58 tons chemically preserved, inodorous / Fantastic success in Europe, Japan, South Africa / Offers invited for season 1970 in North America Schlaepfer-Exibitions Zuerich Switzerland Hottingerstrasse 44 / Phone 471810 / Telex 54311 La balena gigante Goliath (nell’immagine si chiama invece Jonah) era un vero cetaceo, acquistato all’estero dall’impresario Giuseppe Erba, il quale per aggirare il divieto di importare in Italia animali morti aveva applicato all’interno del corpo una sorta di motore che ne simulava la vita. Cottino aveva acquistato l’attrazione in una fase successiva: ma quando gli pervenne da Israele la carcassa, quasi completamente distrutta a causa delle difficoltà del trasporto per mare, per poterla esporre con successo la fece ricostruire quasi completamente con materiale sintetico. Circa venti anni dopo, Cottino esibisce invece un esemplare di squalo.

Locandina pubblicitaria, per l’esposizione di una balena gigante. Jonah / the giant / whale / fabulous / attraction / sensational now in Belle Vue Zoo Park Manchester (GB)
original specimen from the ocean – lying on the longest trailer in Europe / 68 feet long / weighed over 58 tons
chemically preserved, inodorous / Fantastic success in Europe, Japan, South Africa / Offers invited for season 1970 in North America Schlaepfer-Exibitions Zuerich Switzerland Hottingerstrasse 44 / Phone 471810 / Telex 54311
La balena gigante Goliath (nell’immagine si chiama invece Jonah) era un vero cetaceo, acquistato all’estero dall’impresario Giuseppe Erba, il quale per aggirare il divieto di importare in Italia animali morti aveva applicato all’interno del corpo una sorta di motore che ne simulava la vita. Cottino aveva acquistato l’attrazione in una fase successiva: ma quando gli pervenne da Israele la carcassa, quasi completamente distrutta a causa delle difficoltà del trasporto per mare, per poterla esporre con successo la fece ricostruire quasi completamente con materiale sintetico. Circa venti anni dopo, Cottino esibisce invece un esemplare di squalo

Gustavo Cottino, in veste di scienziato, illustra la vita degli animali marini e la conferenza The Law of the Sea.

Gustavo Cottino, in veste di scienziato, illustra la vita degli animali marini e la conferenza The Law of the Sea

Esibizione de La donna serpente (una sorta di sirena, anni Sessanta). La ragazza sdraiata sul lettino è Luisella Biamino; al centro Gustavo Cottino in veste di medico, a sinistra un personaggio femminile, a destra un uomo in veste di infermiere, che reca una radiografia.

Esibizione de La donna serpente (una sorta di sirena, anni Sessanta). La ragazza sdraiata sul lettino è Luisella Biamino; al centro Gustavo Cottino in veste di medico, a sinistra un personaggio femminile, a destra un uomo in veste di infermiere, che reca una radiografia

Assolutamente rilevante, per noi, il valore documentario di queste immagini; se si esclude l’iconografia che ci perviene dalle opere d’arte, prima dell’avvento della fotografia le immagini della piazza erano costituite soprattutto di locandine pubblicitarie, incisioni a stampa, xilografie, oggi reperibili, oltre che negli archivi pubblici, anche nelle preziose raccolte di studiosi appassionati, come quella del bolognese Alberto Menarini – poi confluita nel patrimonio universitario –, e di numerosi privati collezionisti. Le raccolte fotografiche che riguardano fiere e luna park – per il circo i repertori sono assai più noti e reperibili –, sono numerose ma poco note. Tra queste, è indispensabile citare il lavoro dell’antropologa Annabella Rossi, che alla fine degli anni Cinquanta ha documentato numerosi spettacoli di piazza a Roma; e la vastissima raccolta di immagini fotografiche conservate nel Museo Storico della Giostra di Bergantino (RO). Questa raccolta è stata notevolmente incrementata dalla ricerca che Gian Paolo Borghi ha effettuato in numerose località dell’Italia settentrionale, attraverso l’acquisizione, per lo stesso museo di Bergantino, di originali e di fotoriproduzioni.

Esterno di un padiglione di statue di cera, in grandezza naturale, nel quale si espongono le storie della vita di Papa Giovanni XXIII. Il luogo è Carpi (Modena), circa 1976. Per presentare questa attrazione, Cottino ed i suoi collaboratori indossavano una sorta di clergyman. Iscrizioni: LA VITA DI PAPA GIOVANNI DA SOTTO IL MONTE ALLA GLORIA DI SAN PIETRO IN SUGGESTIVE SCENOGRAFIE / MOMENTI INDIMENTICABILI / DELLA VITA DEL PAPA BUONO / A FAVORE DELLA FONDAZIONE / PRO JUVENTUTE DON CARLO GNOCCHI Altre iscrizioni sono in lingua francese, inglese, spagnolo, tedesco, e ancora in italiano

Esterno di un padiglione di statue di cera, in grandezza naturale, nel quale si espongono le storie della vita di Papa Giovanni XXIII. Il luogo è Carpi (Modena), circa 1976. Per presentare questa attrazione, Cottino ed i suoi collaboratori indossavano una sorta di clergyman. Iscrizioni:
LA VITA DI PAPA GIOVANNI DA SOTTO IL MONTE ALLA GLORIA DI SAN PIETRO IN SUGGESTIVE SCENOGRAFIE / MOMENTI INDIMENTICABILI / DELLA VITA DEL PAPA BUONO / A FAVORE DELLA FONDAZIONE / PRO JUVENTUTE DON CARLO GNOCCHI. Altre iscrizioni sono in lingua francese, inglese, spagnolo, tedesco, e ancora in italiano

Una scena del padiglione di statue di cera dedicato alla vita di Papa Giovanni XXIII. Il papa è benedicente, a sinistra una guardia svizzera e sullo sfondo la basilica di San Pietro con vescovi e cardinali riuniti nel Concilio Vaticano II.

Una scena del padiglione di statue di cera dedicato alla vita di Papa Giovanni XXIII. Il papa è benedicente, a sinistra una guardia svizzera e sullo sfondo la basilica di San Pietro con vescovi e cardinali riuniti nel Concilio Vaticano II

Le fotografie della piazza, così nettamente caratterizzate, costituiscono dunque un importante tassello documentario per gli studi sul mondo itinerante, non solo dal punto di vista storico ma anche come orizzonte per lo sguardo antropologico. 

Dialoghi Mediterranei, n. 64, novembre 2023 
Note
[1] Per la biografia e l’attività professionale di Gustavo Cottino, risultato dell’ampia narrazione autobiografica, rilasciata a chi scrive, come si è detto, nel marzo 2000, si veda  Elisabetta Silvestrini, Gustavo Cottino. Una vita da impresario e imbonitore, in Un accademico impaziente. Studi in onore di Glauco Sanga, a cura di Gianluca Ligi, Giovanni Pedrini, Franca Tamisari, Edizioni dell’Orso, Alessandria, 2018: 205-2014.
______________________________________________________________________________
Elisabetta Silvestrini, ha effettuato ricerca in ambito italiano, privilegiando temi come la cultura materiale, l’antropologia dell’abbigliamento, l’antropologia dell’immagine, la “cultura della piazza”, l’antropologia storica, l’antropologia religiosa. Dal 1980 ha lavorato come etnoantropologa nel Ministero per i Beni e le Attività Culturali, prima nel Museo ATP, poi, dal 2003 al 2013, nella Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per il Lazio. Dall’a.a.2001al 2011 è stata professore a contratto di discipline etnoantropologiche presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, e dal 2011 al 2015 presso l’Università di Macerata; attualmente è docente presso la Scuola di Specializzazione DEA dell’Università di Roma Sapienza. Ha conseguito nel 2013 l’Abilitazione Scientifica Nazionale (seconda fascia). È vicedirettore di Erreffe (La Ricerca Folklorica). Ultime pubblicazioni, come autrice e come curatrice: Spettacoli di piazza a Roma (2001); Abiti e simulacri, in R. Pagnozzato (a cura di), Donne Madonne Dee (2003); Simulacri vesti devozioni (2010); Acque, pietre, fuochi, alberi. Rituali di guarigione nei santuari e luoghi di culto del Lazio (2014); Confini, toponimi, luoghi stregati (2014, insieme a Milvia D’Amadio); Simulacri “da vestire” a sud di Roma e nel Lazio meridionale (2016); Amatrice. Dal cibo dei poveri alla notorietà gastronomica (2017); Statue, culti, sacre parentele (2017); Gustavo Cottino. Una vita da impresario e imbonitore (2018); Il potere del ferro (2019); I cardatori itineranti di Pietracamela (2020); Una ricerca per un museo (2020). Insieme a Francesca Fabbri e Alessandro Simonicca ha curato il volume Etnografie di materiali e pratiche rituali (2022).

______________________________________________________________

 
Print Friendly and PDF
Questa voce è stata pubblicata in Immagini, Letture. Contrassegna il permalink.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>