E-Mail 'La strada giusta. L’esperienza di Lorenzo Barbera nel Belice a cinquant’anni dal terremoto'

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Una risposta a La strada giusta. L’esperienza di Lorenzo Barbera nel Belice a cinquant’anni dal terremoto

  1. santo lombino scrive:

    Le popolazioni del Belice hanno duramente combattuto, ma sono state lasciate sole dal resto del movimento democratico a livello nazionale., dato che avevano una direzione politica non compatibile con le segreterie dei partiti nazionali. Il movimento degli studenti emdi e universitari di palermo è sceso più volte in piazza negli anni 1968-70 a fianco dei terremotati. La mia professoressa di italiano, l’indomani da un corteo cui avevo partecipato con altri della mia classe, mi disse: “Perchè li appoggiate? I contadini del Belice non soffrono il freddo nelle baracche, sono già abituati al freddo delle loro case , in cui hanno i tetti di canne da cui penetra vento e acqua”. La recensione ci fa capire bene quale fosse il senso dell’impegno delle avanguardie dei terremotati e la valenza profonda della volontà di chi lottava in prima fila.

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