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Nostalgia delle ferrovie

 

C. Vetrano-Ribera, Stazione di Selinunte, maggio 1985 (ph. Antonino Giglio)

C. Vetrano-Ribera, Stazione di Selinunte, maggio 1985 (ph. Antonino Giglio)

immagini

di Antonino Giglio

Per quarant’anni sono stato dipendente delle Ferrovie dello Stato, ho seguito le vicende tormentate della “tratta” Castelvetrano-Porto Empedocle sino alla sua totale chiusura il 31 dicembre 1985.

Ho vissuto fin da bambino tra stazioni e rotaie. Mio padre Calogero era un ferroviere in servizio prima presso la stazione di San Carlo e poi in quella di Marausa e infine dal 1960 a Castelvetrano.

Ho ereditato da mio padre passione e mestiere e dal 1980 ho svolto le mansioni di conduttore, di controllore e poi di capo personale viaggiante.

C. Vetrno-Ribera, Stazione di Castelvetrano, Coincidenze, 31 dicembre 1985, ultimo giorno di servizio della tratta a scartamento ridotto (ph. Antonino Giglio)

C. Vetrano-Ribera, Stazione di Castelvetrano, Coincidenze, 31 dicembre 1985, ultimo giorno di servizio della tratta a scartamento ridotto (ph. Antonino Giglio)

C. Vetrano- Ribera, Stazione di Menfi, maggio 1985 (ph. Antonino Giglio)

C. Vetrano- Ribera, Stazione di Menfi, maggio 1985 (ph. Antonino Giglio)

Su queste tratte ferroviarie hanno viaggiato emigranti e studenti, pendolari e turisti, su carrozze e corse affannose ma cariche di varia umanità, di storie piccole e grandi, di emozioni, di esperienze amichevoli, di memorie.

C. Vetrano- Ribera, Ultima corsa lungo il Parco archeologico, sullo sfondo il tempio, 31 dicembre 1985 (ph. Antonino Giglio)

C. Vetrano- Ribera, Ultima corsa lungo il Parco archeologico, sullo sfondo il tempio, 31 dicembre 1985 (ph. Antonino Giglio)

Ricordo di aver lavorato nella tratta a scartamento ridotto che da Castelvetrano arrivava ad Agrigento, passando per Selinunte. Dal finestrino si ammiravano i templi, il paesaggio sulla costa. La tratta, chiusa nel 1985, oggi forse qualcuno nel rimpianto vorrebbe ripristinarla per uso turistico.

C. Vetrano-Ribera, Stazione di Ribera, maggio 1985 (ph. Antonino Giglio)

C. Vetrano-Ribera, Stazione di Ribera, maggio 1985 (ph. Antonino Giglio)

C. Vetrano-Ribera, Stazione di Selinunte, maggio 1985 (ph. Antonino Giglio)

C. Vetrano-Ribera, Stazione di Selinunte, maggio 1985 (ph. Antonino Giglio)

Ricordo che nel dicembre del 2014 una forte nevicata ci costrinse a lavorare sino a notte tarda ma anche in quella occasione si mostrò il vero valore della squadra delle Ferrovie dello Stato. 

Castelvetrano, carro merci chiuso, lato garitta per il frenatore (ph. Antonino Giglio)

Castelvetrano, carro merci chiuso, lato garitta per il frenatore (ph. Antonino Giglio)

Carrello della scartamento ridotto per il trasporto dei carri fino a Sciacca (ph. Antonino Giglio)

Carrello della scartamento ridotto per il trasporto dei carri fino a Sciacca (ph. Antonino Giglio)

C. Vetrno- Ribera. Stazione di Capo San marco, maggio 1985 (ph. Antonino Giglio)

C. Vetrano-Ribera, Stazione di Capo San Marco, maggio 1985 (ph. Antonino Giglio)

Nel tempo le automotrici sono cambiate, le carrozze sono evolute, le corse sono leggermente più veloci ma per me resta il fascino irresistibile che mi lega nostalgicamente all’infanzia, alla famiglia, alla passione di una vita.

C.Vetrano-Ribera, Ponte di ferro sul fiume Belice (ph. Antonino Giglio)

C. Vetrano-Ribera, Ponte di ferro sul fiume Belice (ph. Antonino Giglio)

Stazione di Castelvetrano, trasferimento a Palermo della storica locomotiva a vapore 740_300 (utilizzata sul set del film "Il padrino"),per restauro (ph. Antonino Giglio)

Stazione di Castelvetrano, trasferimento a Palermo della storica locomotiva a vapore 740_300 (utilizzata sul set del film “Il padrino”),per restauro (ph. Antonino Giglio)

Recentemente l’ultima locomotiva a vapore che giaceva da tempo inutilizzata nell’area deposito della stazione di Castelvetrano, la stessa che è apparsa sul set del film Il Padrino, è stata trasferita a Palermo per essere restaurata e destinata ad un’esposizione museografica.

Stazione di Castelvetrano,particolare della locomotiva 740_300 (ph. Antonino Giglio)

Stazione di Castelvetrano, particolare della locomotiva 740-300 (ph. Antonino Giglio)

Littorine a scartamento ridotto, presso il Deposito di Castelvetrano (ph. Antonino Giglio)

Littorine a scartamento ridotto, presso il Deposito di Castelvetrano (ph. Antonino Giglio)

Castelvetrano, deposito AlnR-60 incendiate all'interno della rimessa (ph. Antonino Giglio)

Castelvetrano, deposito AlnR-60 incendiate all’interno della rimessa (ph. Antonino Giglio)

Quando la locomotiva era ancora in attività, da studente andavo in treno da Castelvetrano a Mazara del Vallo, la chiamavano “Pasquale” perché sbuffava rumorosamente quando era in movimento.

Deposito di Castelvetrano, carro aperto della tratta a scartamento ridotto (ph. Antonino Giglio)

Deposito di Castelvetrano, carro aperto della tratta a scartamento ridotto (ph. Antonino Giglio)

Castelvetrano, Panoramica del Deposito Locomotive . con automotrice AlnR-60 e carro merci aperto (ph. Antonino Giglio)

Castelvetrano, Panoramica del Deposito Locomotive, con automotrice AlnR-60 e carro merci aperto (ph. Antonino Giglio)

Castelvetrano, Deposito di AlnR-60, littorine incendiate (ph. Antonino Giglio)

Castelvetrano, Deposito di AlnR-60, littorine incendiate (ph. Antonino Giglio)

Castelvetrano, Treno per Befana, 1963 (ph. Antonino Giglio)

Castelvetrano, Treno per la Befana, 1963 (ph. Antonino Giglio)

Mi è piaciuto documentare in fotografia le vetture e la stessa vita del Deposito ferroviario dove venivano effettuate la manutenzione e la riparazione di decine di macchine in “dotazione” al deposito. Sia i semplici guasti da usura sia quelli più complicati come quelli provocati da un incendio doloso dentro una rimessa.

Dal falegname al tappezziere, dal fabbro-ferraio al tornitore vi lavoravano centinaia di operai che rappresentavano buona parte delle maestranze siciliane. Da appassionato fotografo ho anche ripreso molti momenti cruciali della vita ferroviaria. Incontri, incidenti, cerimonie, come quella in occasione del giorno della Epifania, quando si festeggiava la Befana del ferroviere e Babbo Natale faceva felici i bambini con il dono del trenino elettrico.

Dialoghi Mediterranei, n. 58, novembre 2022

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Antonino Giglio, di Castelvetrano, ferroviere in pensione da 2019, ha coltivato da dilettante la passione della fotografia volendo documentare i luoghi e i mezzi del suo lavoro presso stazioni e binari per 40 anni su treni e carrozze che hanno viaggiato con lui e hanno accompagnato la sua stessa vita.

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