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Raccontare l’amore in Sicilia, tra storia e letteratura

Posted By Comitato di Redazione On 1 gennaio 2016 @ 00:48 In Cultura,Letture | Comments Disabled

Copertina  di Matteo Collura (*)

Amori siciliani, l’amore in Sicilia, come i siciliani vivono le storie d’amore, e perché gli amori sbocciati in Sicilia, o con siciliani protagonisti, fanno notizia, o addirittura possono diventare materia letteraria oltre che di cronaca più o meno rosa, più o meno nera. Preso in mano questo libro di Antonino Cangemi se ne ha una dilettevole e soddisfacente spiegazione. Questa: nell’immaginario collettivo, la Sicilia resta “il paese dove il diavolo ha preso moglie”. Così la pensava Paul-Louis Courier, nella primavera del 1806, bloccato, con l’esercito napoleonico di cui faceva parte, a Reggio Calabria, l’isola “fatale” davanti ai suoi occhi, lo Stretto a impedirgli di andarci.

Naturalmente, Courier esagerava, o scambiava il demonio con Ade, il signore dell’oltretomba (Plutone per i romani), il quale nella notte dei tempi rapì Persefone, l’amata figlia della dea Demetra, e la portò con sé nel regno delle tenebre. Strappato a Zeus un compromesso, Demetra ottenne che la figlia vivesse metà dell’anno sulla terra, l’altra metà negli inferi, con il suo rapitore. Da qui, da questa “fuitina” con conseguente stupro, la scansione delle stagioni: primavera ed estate da una parte, autunno e inverno dall’altra.

Dovrebbe far riflettere questo mito, uno dei più radicati e significativi della cultura di noi occidentali, perché esso si fonda su un dato di fatto inconfutabile quanto abietto: uno stupro, appunto, anche se perpetrato da un dio. Ecco perché parlare d’amore, in Sicilia, può significare invadere territori che appartengono all’onore, alla sacralità della famiglia, al bene più prezioso che una donna custodisce in sé, spesso l’unico patrimonio su cui contare.

Gli amori di cui racconta Cangemi sono stati vissuti da personaggi celebri, e per questo in parte tenuti fuori dalla comune idea di decenza. Tuttavia, che si tratti di Marcantonio Colonna, dei Florio, di Pirandello o di Brancati, la Sicilia, l’essere siciliani, c’entra sempre; così come in alcuni casi c’entrano le famiglie d’origine, e in modo particolare e determinante, le madri. Da non sottovalutare la presenza delle genitrici nella vita di grandi uomini d’ingegno siciliani. Lo testimoniano gli amori di Federico de Roberto e di Gesualdo Bufalino: entrambi “ubbidienti al richiamo della madre” e perciò inadeguati mariti o amanti.

Vitaliano Brancati e Anna Proclemer

Vitaliano Brancati e Anna Proclemer

La casistica che con pazienza e intelligenza ha messo insieme Antonino Cangemi è, allo stesso tempo, divertente e deprimente. Proprio perché inevitabilmente deprimenti sembrano condannate a essere le vite dei grandi artisti, e non soltanto siciliani. Ma la Sicilia, si sa, è un’aggravante, e così si spiega quel comparire malinconico tra i partecipanti a un “cineforum” di Palermo, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa con la consorte, la baronessa estone Licy Wolff Stomersee.

 Luigi Pirandello e Marta Abba in una foto del 1928

Luigi Pirandello e Marta Abba in una foto del 1928

O l’attardarsi notturno nei locali più alla moda di Berlino, della coppia formata da Luigi Pirandello e Marta Abba.  E che scandalo quel viaggio ad Agrigento (allora, 1927, chiamata Girgenti) del celebre drammaturgo assieme all’altrettanto famosa attrice.

E che scandalo quel viaggio ad Agrigento (allora, 1927, chiamata Girgenti) del celebre drammaturgo assieme all’altrettanto famosa attrice. Lui tornato in visita nella città che lo aveva visto nascere, in compagnia non della moglie Antonietta (ricoverata in una clinica romana per malati di mente), ma con colei che tutti consideravano la sua amante (ma sappiamo che non era così, “pirandellianamente”).

Strani amori, questi raccontati da Antonino Cangemi. In alcuni casi definibili, visto che abbiamo tirato in ballo Pirandello, “amori senza amore”.

Dialoghi Mediterranei, n.17, gennaio 2016
(*) Pubblichiamo, su concessione dell’autore e dell’editore, la prefazione di Matteo Collura a D’amore in Sicilia. Storie d’amore nell’Isola delle isole, di Antonino Cangemi, un volume di recente uscita (Dario Flaccovio, 2015) che ricostruisce, attingendo da varie fonti, le vicende sentimentali, alcune più note altre meno, di siciliani vissuti in epoche diverse. Ne sono protagonisti personaggi divenuti leggendari o icone della cultura popolare dell’Isola (Cagliostro e le sue avventure e disavventure con Lorenza Feliciani, la baronessa di Carini e Ludovico Vernagallo), della storia (il viceré Marcantonio Colonna e la sua passione extraconiugale per Eufrosina Valdaura), dell’arte (Renato Guttuso e Marta Marzotto), della letteratura (Pirandello e Marta Abba, Brancati e Anna Proclemer, Tomasi di Lampedusa e Licy Wolff), della cronaca (Franca Viola e Filippo Melodia). Le storie raccontate, pur avendo come comune denominatore la passione amorosa, oltre a ricondurre a contesti storici e ambientali diversi, richiamano temi vari e coinvolgenti: l’intreccio delle pulsioni erotiche col potere o con trame delittuose, l’intrigo misterioso, la dimensione fantastica e pura del sentimento, il suo rapporto con la creazione artistica e letteraria. Il tutto dentro la cornice della sicilianità. Antonino Cangemi – collaboratore di Dialoghi Mediterranei – ha pubblicato, oltre a sillogi di poesie, il saggio Comunicazione pubblica e burocrazia con Antonio La Spina (Franco Angeli, 2009) e i pamphlet umoristici Siculospremuta (Dario Flaccovio, 2011) e Beddamatri Palermo! (Di Girolamo, 2013).
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Matteo Collura, collaboratore delle pagine culturali del Corriere della Sera, saggista, biografo e romanziere, predilige temi legati alla Sicilia. La pubblicazione del suo primo romanzo, Associazione indigenti (1979), fu fortemente voluta da Italo Calvino. Tra i suoi libri, in gran parte pubblicati su Longanesi, si segnalano: Baltico (1988), il bestseller Sicilia sconosciuta (1984), Il maestro di Regalpetra. Vita di Leonardo Sciascia (1996), Eventi. Il racconto dell’Italia del Novecento (1999), Alfabeto eretico (2002), L’isola senza ponte (2007), Il gioco delle parti. Vita straordinaria di Luigi Pirandello (2010), Sicilia la fabbrica del mito (2014), La badante (2015).

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