E-Mail 'Enea o l’impossibile nostalgia'

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Una risposta a Enea o l’impossibile nostalgia

  1. TURNO scrive:

    Il “FATO” di Enea non è altro che la terribile storia di Roma sulla quale Virgilio, da duemila anni, tenta di farci riflettere attraverso il mito di Enea mettendolo a confronto con un altro mito: quello di TURNUS!
    Enea è il personaggio mitico che in Italia ha avuto e continua ad avere un grande successo di pubblico perché si presta molto bene ad interpretare la mentalità ed il familismo amorale degli italiani sempre ammantato da nobili ideali. L’ipocrisia, l’inganno, la menzogna sono i caratteri distintivi di questo mitico personaggio difficile da demitizzare perché in Italia è stato adottato dal mondo accademico, ecclesiastico e scolastico come il prototipo del pio eroe, del missionario e del migrante. MISTIFICAZIONE è l’altro nome di ENEA che solo nel XX secolo, durante il ventennio fascista in Italia, si è presentato con il suo vero volto del colonialista, dell’invasore e del conquistatore. Nel suo viaggio, da Troia in Italia, Enea lascia dietro di sé una lunga scia di sangue fino alla strage ed al massacro delle popolazioni locali dopo il suo sbarco nel Lazio come racconta Virgilio negli ultimi sei libri dell’Eneide. Il viaggio di Enea nel Lazio, infatti, non si conclude con il suo arrivo come migrante, ma a capo di un esercito su trenta navi. La violenza e la guerra sono le fedeli compagne di viaggio di Enea, un mitico carnefice che ha la capacità trasformistica di identificarsi con le sue vittime. Definire “Turno xenobobo” è ignobile, falso e ridicolo: Turno è il “vinto” che nell’Eneide, grazie a Virgilio, ci insegna a capire che cosa è il valore eterno ed universale della dignità umana. La città di Turno, nell’Eneide, è Ardea: una città fondata da una donna (Danae), mentre Roma fu fondata da uno che uccise il fratello. Diversa/mente da Roma che andava alla conquista del mondo, come se la guerra fosse un fat(t)o inesorabile, Ardea accoglieva tutto il mondo nei suoi santuari di frontiera mediterranea. Ma chi conosce la storia di Ardea? Virgilio la conosceva bene: ecco perché troviamo Turno nell’Eneide. Noi che viviamo ad Ardea, l’antica città dei Rutuli e la patria del re Turno, sappiamo bene chi era, chi è veramente Enea: volete saperlo, finalmente, anche voi?

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